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Bab

Nel cuore di Brera, in angolo leggermente defilato sito in via San Marco 34, vi è un piccolissimo, angolo di Corea: Bab.

Nato inizialmente come locale da asporto, Bab ha aperto i battenti l’8 giugno 2012. I proprietari sono entrambi originari di Seoul: Jin (interior designer prima e ristoratore dopo) e sua moglie Emma Song (ex studentessa di scenografia presso la Pinacoteca di Brera, in seguito divenuta chef). Oggi Bab si presenta come locale da appena dieci posti a sedere, tutto in legno, intimo e molto curato. Sulle mensole alle pareti sono disposti libri coreani da consultare, mentre il bancone mostra le specialità ordinabili, perfette per un pranzo leggero o uno spuntino veloce.


Il cavallo di battaglia qui è il kimbab: si tratta di un involtino di maki ripieno di riso e altri ingredienti, tipico della cucina coreana. Si tratta di un piatto che spesso famiglie o gruppi di amici preparano in grande quantità in occasione di picnic, escursioni o da mangiare come pausa pranzo a scuola e al lavoro. Non bisogna scaldarlo o raffreddarlo: è perfetto da mangiare in giro. Da sottolineare assolutamente la qualità delle materie prime, tutte freschissime. La carne, per esempio, è di origine piemontese, mentre le uova provengono da aie dove le galline sono allevate a terra. Da Bab è possibile ordinare kimbab con carne, tonno o vegetariano di sole verdure. Per pranzo è anche possibile comporre un set scegliendo un kimbab e aggiungendo varie preparazioni tra ramion — noodle artigianali (saltati con carne, vegetariani, in brodo con base di pesce e neri alla soia), specialità della casa (mari — rotoli di manzo, mandu, tok — gnocchi di riso, questi ultimi davvero ottimi), contorni (kimchi, insalata e gaji — melanzana sotto aceto e salsa di soia).

La sera per cena è possibile ordinare anche il bibimbab. Il tutto accompagnato da dell’ottimo tè coreano, secondo la tradizione, o da del sakè coreano. Sarebbe un delitto lasciare Bab senza avere assaggiato il gelato di produzione artigianale, ai semi di sesamo o ai fagioli rossi. Per concludere, è possibile ordinare il caffè coreano (tra l’altro si può acquistare in bustine in loco).


© Cookingwiththehamster




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