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Gam (CHIUSO)

Ci sono alcune zone di Milano che negli ultimi hanno subito una grande rivalutazione, passando da uno stato di semi periferia a veri e propri centri della movida con locali aperti fino a notte fonda e negozi alla moda. Corso Como è un po’ l’emblema di queste trasformazioni e proprio tra questa famosa via e China Town, di fronte alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, troviamo Gam, in via Pasubio 8. Un ristorante coreano nel cuore delle discoteche e dei bar di tendenza.

Premessa: non lasciatevi ingannare dalla posizione, Gam non è né un locale da aperitivi, né tantomeno una discoteca. Una volta varcata la porta a vetro si entra in un ambiente essenziale dai toni fumé, un bistrot che propone piatti tradizionali ma rivisti in chiave moderna e leggermente italianizzati, con una grande finestra che dà alla cucina, perfettamente visibile. Un lungo bancone presenta le tipiche bevande coreane, soprattutto vino di riso. Qui non c’è fretta, non c’è calca. E’ uno spazio accogliente dove potersi rilassare e gustare un ottimo pasto fresco. Lo staff è attento, gentile, mai invadente ed estremamente cortese.


Il proprietario si chiama Paolo Moon e ha aperto Gam nel 2016, quando aveva appena ventisei anni. Egli fa parte della seconda generazione di coreani a Milano. Il suo buongusto e l’attenzione posta nelle materie prime hanno reso subito Gam un ristorante di riferimento in città, sia per i veterani della cucina coreana, sia per i neofiti.


A pranzo vengono proposti diversi set che comprendono, oltre al piatto principale, una bevanda, zuppa di miso e banchan. Interessante è la presenza del Doshirak (letteralmente “scatola per il pranzo): si tratta del lunch box tradizionale. In Corea le donne lo preparano per mariti e figli, da consumare a scuola e al lavoro (una curiosità: dalla qualità del cibo presente, è possibile capire il rango sociale a cui appartiene la persona). Il Doshirak di Gam prevede riso, una portata principale selezionata dallo chef e una insalata condita. Il menù è piuttosto vario. Si parte con dei piatti condivisibili come i ravioli fritti (ganjang e spicy mandu), gli gnocchi di riso (ganjang e spicy teokpokki) e i jeon (kimchi, haemul, gamja). Si prosegue poi coi kimbab (bulgogi, jeyuk, tuna, cheese e yubu), i bibimbab (bulgogi, jeyuk, dak, buldak e yace), i noodles (janci guksu, bibim guksu, buldak bokkumion e mul negmion). Non mancano ovviamente il pollo fritto (versione classica, ganjang, spicy, honey-butter, yang-neom), il bulgogi (classico e jeyuk), i calamari (ojing-eo bokkum), i piatti marinati (galbi, dak galbi, buldak galbi, domi jjim) e la tartare coreana (yukhoe). Vi è il kimchi (sia rosso che bianco), la zuppa di miso coreana e il daikon fermentato (mu). La carta dei dessert prevede il tiramisù al matcha, i pancake coreani (hotteok), la panna cotta e il gelato artigianale prodotto in collaborazione con la Bottega del Gelato da Cardelli, nata nel 1964 e riconosciuta come bottega storica che rappresenta la memoria della città di Milano. Anche il menù delle bevande è piuttosto ricco: Soju, Makkolli, Baekseju, Hwayo, Ilpoom jinro, birre sia italiane che coreane (Hite e Kloud) e distillato di prugna coreano (Mehwasu) come digestivo. Vi è anche il servizio caffetteria per ordinare caffè e cappuccino, ma anche caffè coreano e tè caldi o freddi (yuja cha — cedro e miele, nok cha — verde e orzo, bori cha — orzo).


© Cookingwiththehamster



🌎 https://gambistrot.eatbu.com 📍 Viale Pasubio 8, Milan 📞 +39 02 2506 1372 💰 $$


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