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Ramen Misoya (CHIUSO)

A pochi passi dal cuore di Brera c’è un ramen bar curato e piuttosto elegante in via Solferino 41. Si tratta di Ramen Misoya, prima apertura italiana di uno dei tanti fortunatissimi ramen bar presenti un po’ in tutto il mondo.


A Milano ha aperto i battenti a dicembre 2016 ed il ramen proposto ha avuto subito molto successo. Si tratta del primo locale della catena a comparire in Europa dopo le oltre 100 sedi sparse in Giappone, Thailandia, Stati Uniti e Canada — i locali di New York e Montreal, tra l’altro, sono comparsi nella Guida Michelin. Qui, come è facile intuire, l’ingrediente principale è il miso. Si tratta della celebre pasta di soia ottenuta dalla fermentazione della stessa con sale, cereali e koji (il fungo Aspergillus Oryza). E’ un prodotto comune in molte ricette tradizionali nipponiche, creato negli anni ’60 a Sapporo, città principale dell’Hokkaido (l’enorme isola nel freddo nord del Giappone). Proprio qui le temperature rigide fanno sì che vi sia la necessità di mangiare un ramen dal brodo più denso e corposo e non a caso proprio il miso ramen è tipico di questa zona. Da Ramen Misoya è possibile dunque gustare sia il più comune Tokyo ramen, dal gusto più leggero e delicato, ma ovviamente anche il miso ramen di Hokkaido, saporito e denso. Le ricette dei ramen proposti sono opera dello chef di Tokyo Kenji Kuono, che costantemente realizza un’opera di supervisione di tutti i locali della catena per controllare gli standard di qualità. Eccellenza riscontrabile anche e soprattutto nella materia prima, dato che proprio il miso viene importato direttamente dal Giappone.


Il ramen qui proposto presenta un base comune di pasta di soia fermentata (miso), zuppa a base di alga, pollo e maiale, topping di carne di maiale macinata, germogli di soia e cipollotti. Successivamente è possibile scegliere tra la ricetta di Hokkaido e quella di Tokyo. A completare il ramen si possono aggiungere degli extra topping: fette di chashu fatto in casa, uovo marinato con miso, noodles, naruto, alga nori, menma e salsa piccante di miso. Vi è anche la possibilità di scegliere il ramen vegetariano (realizzato con brodo di miso e kelp — un tipo di alga, noodles, germogli di bambù, mais, verze e carote), il goma miso soba (noodles con salsa coma miso, carne macinata al miso, peperoni marinati, funghi e rucola), yakisoba, miso tan tan ramen e goma miso hiyashi (entrambi questi ultimi due in versione fredda). Sono presenti anche alcuni antipasti: edamame, hiyayakko goma miso (tofu crudo con salsa di sesamo al miso), takoyaki, gyoza (sia di carne che di verdura) e karaage. La carta dei dolci comprende gelato al matcha, dorayaki con panna e matcha, sorbetto allo yuzu e mochi ripieno di gelato. Interessante è sicuramente la carta del beverage: è infatti presente l’Highball, diffusissimo drink in Giappone e qui unico riconosciuto da Suntory. Sono presenti cocktail (tra cui quelli a base di Midori, Umeshu e Calpis), birra giapponese, vini italiani, soft drinks, gin giapponesi, shochu e sakè.



© Cookingwiththehamster


Ramen Misoya cookingwiththehamster
Hokkaido ramen | © Cookingwiththehamster
Ramen Misoya cookingwiththehamster
Tokyo ramen | © Cookingwiththehamster
Ramen Misoya cookingwiththehamster
Gyoza | © Cookingwiththehamster
Ramen Misoya cookingwiththehamster
Takoyaki | © Cookingwiththehamster



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