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Jubin

Nel cuore della China Town milanese, la trattoria Jubin ha rappresentato per me per molto tempo un punto di riferimento in occasione di cene in compagnia di amici. Quando Paolo Sarpi non era così come la conosciamo oggi, ovvero quando non erano presenti ristoranti dove era ben comprensibile cosa mangiare e tutto era ancora molto oscuro e misterioso, Jubin era una certezza non solo per gli occidentali, ma anche per i tantissimi clienti cinesi che erano soliti frequentarlo. Una buona cantina completava un'offerta già molto valida.

Purtroppo nel corso degli anni le cose sono cambiate e quella sicurezza di un tempo è andata via via scemando fino a scomparire completamente.


Aperto dagli anni '90 per volontà dell'imprenditore cinese Zhou Bin, Jubin ha rappresentato per la città di Milano uno dei luoghi più importanti dove gustare la vera cucina cinese in un ambiente curato e dal servizio veloce e gentile. E' infatti un locale piuttosto curato e molto grande, disposto su più piani. Per questo motivo è sempre stato il luogo ideale per la convivialità.

Il menù è particolarmente ricco, tanto che più che parlare di un unico menù sarebbe corretto parlare di tre menù distinti che vi vengono portati insieme in un unico libro: se inizialmente qui veniva proposta solamente la cucina cinese, col tempo sono state aggiunte anche quella thailandese (discreta) e giapponese (a mio avviso, qui è sempre stata pessima). Con ciò, Jubin non è un ristorante fusion, resta principalmente cinese: al cliente viene semplicemente data la possibilità di scegliere dei piatti di tre cucine diverse e nettamente differenziate.


A partire dallo staff, il ristorante ha avuto una caduta in verticale. Sono tornata più volte per controllare se la disattenzione (spesso sfociata in maleducazione) del personale fosse stato un caso isolato e purtroppo non era così. Dei buonissimi involtini vietnamiti ho solo un vago ricordo, così come anche degli shao-mai. Forse, ad oggi, si salva solamente la pasta tirata a mano con aglio. Insomma, di tutto ciò che c'era di buono (calamari sale e pepe, riso saltato al sa-cha, quelli che una volta erano i mitici ravioli di carne brasati o le moltissime verdure cinesi fuori menù, una più invitante dell'altra) non è rimasto praticamente più nulla. Il cibo è pesante e preparato approssimativamente.

Oggi come allora resta solamente il prezzo molto basso, ma che purtroppo non è sufficiente per giustificare una cena o un pranzo in questo ristorante. Davvero un peccato!

Jubin Cookingwiththehamster
Involtini vietnamiti | © Cookingwiththehamster
Jubin | © Cookingwiththehamster
Jubin | © Cookingwiththehamster
 jubin milano Cookingwiththehamster
Noodles all'aglio | © Cookingwiththehamster
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Gamberi sale e pepe | © Cookingwiththehamster
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Anatra nella terracotta | © Cookingwiththehamster
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Gelato di riso e tè verde | © Cookingwiththehamster

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