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Ginmi

Avete presente quella bella sensazione che si prova quando in un locale mangiate bene, vi sentite coccolati e spendete il giusto? Ecco cosa significa cenare da Ginmi, storica osteria coreana situata tra Loreto e Piola.


Cenare da Ginmi significa fare esperienza del ristorante coreano più antico della Lombardia, quasi sicuramente anche d'Italia. Esso è stato infatti fondato nel 1985 e da allora non smette di rendere felici i clienti. Qui si sta veramente bene, mi rimprovero soltanto per non esserci venuta prima.

L'atmosfera è rilassata, l'ambiente semplice e informale. In cucina lavorano i proprietari, della sala si occupano i figli, sorella e fratello. Parlo proprio con quest'ultimo, Ha Neul Ko (per gli italiani, Cielo), che mi spiega con grande orgoglio la storia del ristorante di famiglia, nonché le specialità della casa. Sì, perché cenare da Ginmi significa stare in famiglia: non è un caso che questo locale sia frequentato appunto da famiglie, molte miste (italiani, coreani ma anche tanti giapponesi), con tanto di figli a seguito. Molti sono clienti abituali, alcuni nuovi come me ma restano tutti contenti: con gli amici o anche in coppia, per il weekend o in settimana, ogni momento è quello giusto.


Il menù è molto classico, ma riserva comunque delle sorprese come le numerosissime zuppe (anche a base di pesce), i piatti a base di calamari (soprattutto gli ojingeo bokkeum) o moscardini. Non so davvero cosa scegliere, così mi faccio consigliare e scopro che ci sono anche dei fuori menù come gli ottimi mandu (ravioli coreani) a base di carne di maiale e verdure e il jeon (pancake salato) con kimchi fresco fatto in casa. Da leccarsi i baffi!

Alcune pietanze sono particolarmente apprezzate, come yuk hue (la tartare di carne condita), il bulgogi piccante di manzo e maiale servito con foglie di lattuga fresca a parte o il bibimbap.

Mi va di provare un po' di tutto, così scelgo anche bibim neng mion, spaghetti di grano saraceno collosi piccanti serviti con cetriolo e daikon julienne. Molto particolari e gustosi, il tutto annaffiato con makgeolli, vino di riso leggermente frizzante.

Per concludere il miglior hotteok di Milano, caldo e dolce preparato con zucchero di canna, cannella, noci e miele, accompagnato con del delizioso kooksoondang bokbunja (vino di lampone), mai provato prima.


Non vedo già l'ora di tornare per provare gli altri piatti. Per quanto il menù possa sembrare banale, sappiate che non lo è. Assolutamente consigliato anche a chi mal sopporta il piccante: su richiesta del cliente, le pietanze possono essere eseguite senza peperoncino.


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Banchan ginmi milano coreano Cookingwiththehamster
Banchan | © Cookingwiththehamster
Makgeolli coreano ginmi milano Cookingwiththehamster
Makgeolli | © Cookingwiththehamster
Mandu ginmi coreano milano Cookingwiththehamster
Mandu | © Cookingwiththehamster
Bibim neng mion ginmi coreano milano Cookingwiththehamster
Bibim neng mion | © Cookingwiththehamster
Kimchi jeon ginmi coreano milano Cookingwiththehamster
Kimchi jeon | © Cookingwiththehamster
Ojingeo bokkeum ginmi coreano milano Cookingwiththehamster
Ojingeo bokkeum | © Cookingwiththehamster
Hotteok ginmi milano coreano Cookingwiththehamster
Hotteok | © Cookingwiththehamster
ginmi milano coreano Cookingwiththehamster
Vino di more | © Cookingwiththehamster


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