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Arirang Plus

A pochi passi da Corso Buenos Aires a Milano, in via Nino Bixio 21, c’è un ristorante coreano a conduzione famigliare autentico che vi farà sentire coccolati come a casa della nonna. Ci sono stata con la mia amica Nicole e insieme abbiamo fatto quattro chiacchiere con l’affettuoso proprietario.

Una volta entrate, ci siamo ritrovate in un ambiente confortevole dai toni caldi. Esauste per via di una lunga passeggiata a piedi sotto il sole, siamo state subito accolte con dell’acqua fresca e dell’ottimo tè verde.

Dando un’occhiata al menù e scopriamo subito che è molto concentrato. Il proprietario stesso ci dice che è in perenne evoluzione dal momento che segue la stagionalità degli ingredienti. Tra gli antipasti, ginmi di vari ingredienti (tra cui quelle con kimchi artigianale veramente gustoso), ciorong e mandu. Fra i piatti principali vi sono grandi classici come arari, bulgoghi, bibimbab ma anche sorprendentemente la tempura coreana (molto difficile, se non impossibile, da trovare) e il filetto di merluzzo. Non mancano le zuppe (duenjang guk, yukejang e kimchi guk). Veniamo consigliate secondo i nostri gusti e la nostra curiosità, qui ci si fa in quattro per far rilassare il cliente. I piatti vengono spiegati in maniera meticolosa e quando arrivano al tavolo la freschezza si sente per davvero.


Piene e soddisfatte, scopriamo la storia di questo ristorante coreano. I proprietari, marito e moglie, sono arrivati in Italia nel 1983 ma nessuno dei due si occupava di ristorazione: il marito era infatti un affermato designer di moda e la moglie (Chiara Boo, la chef del ristorante) era una soprano molto conosciuta. Entrambi avevano fatto carriera nelle rispettive professioni fino a quando, nel 2002, non è avvenuta la svolta. Arrivato il momento di tornare a Seoul, loro città natale, decidono invece di restare a Milano. Consigliati da amici stretti, decidono di mettersi in proprio e di avviare una attività. Una volta trovato lo spazio, nel 2003 aprono un negozio in via Raffaello Sanzio 16 dove rimarranno per 10 anni. Inizialmente si occupavano della vendita e del trasporto di cibi già pronti giapponesi e coreani. Nel 2010 lo trasformano in un piccolo ristorante. Durante tutto questo tempo, il ristorante diventa molto conosciuto e apprezzato. Ma da lì a poco decidono di chiudere per ben tre anni: questo avvenimento mina duramente il nome che si erano fatti a Milano, soprattutto in termini di visibilità. Proprio il proprietario ci spiega:

Riaprire è stato piuttosto faticoso, però la genuinità della nostra cucina è stata ancora una volta la chiave del nostro successo. Molte testate giornalistiche si sono interessate a noi e infatti abbiamo avuto diverse pubblicazioni.

Ma non è tutto. Parliamo anche della Corea, di come essa sia diventata importante nel mercato mondiale, di quanto sia veloce e di come invece l’Italia abbia dei punti fissi importantissimi che non bisogna assolutamente sottovalutare e perdere:

La Corea è un paese diverso dalle altre nazioni, unico nel suo genere perché ha la capacità di capire il mondo e di fare le cose a un terzo del tempo rispetto agli altri. Questo può essere sicuramente un bene, ma in tutti questi anni che ho vissuto in Italia ho capito che qui c’è un grande valore, quello del rispetto della tradizione. Gli italiani guardano sempre con sospetto la novità e accettano il cambiamento in maniera graduale. Questo è un bene che non si deve perdere. Allo stesso modo, Arirang Plus, il cui nome è un termine classico come di una canzone tradizionale del passato, vuole presentare una cucina essenziale, vera e autentica. I nostri piatti sono cucinati al momento, gli ingredienti sono freschi e selezionati con attenzione.

E questo amore per i dettagli e il desiderio di fare del proprio meglio è decisamente palpabile da Arirang Plus. Proprio come ricevere una carezza.


© Cookingwiththehamster




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