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Dream

Era da molto che volevo provare Dream e così ci sono andata con la carissima Nicole, visto che anche per lei era la prima volta. Ci siamo dirette in Piazza Otto Novembre 3, Milano, ad accoglierci lo staff coreano: ottimo punto di inizio. Il locale è composto da un’unica sala molto minimale e pochi posti a sedere. Vicino all’entrata ci sono dei vasi impiegati nella fermentazione del kimchi.


Ci viene subito portato il menù, molto ampio con una scelta varia e tradizionale. Vi è anche una carta per i set del pranzo. Abbiamo molta fame, così ordiniamo diverse portate: arrivano dei deliziosi oojingeo deopbab (calamari con kimchi e riso a parte), un bulgoghi bibimbap, del dakgangjeong (pollo fritto con miele, arachidi e soia) e i classici tokppokki, oltre a una selezione di banchan. Gustiamo i vari piatti, contente delle nostre scelte. La carne è morbidissima e i sapori sono molto delicati. Ce la prendiamo davvero comoda, in modo da assaporare tutto per bene e dallo staff non riceviamo nessuna pressione, anzi. Il resto del menù presenta piatti tipici come mandu, kimbab, carne arrostita, zuppe, noodles sia nella versione calda sia nella versione estiva e perfino il bingsu. Non mancano i vini e lo soju.


Successivamente ho il piacere di discutere con Angela, che mi spiega la storia del ristorante. Dream ha aperto i battenti nel maggio 2017 ed è un locale a conduzione familiare: in sala lavora la madre, mentre in cucina operano il padre e il figlio Moon Sangwon, che è lo chef. Aggiunge che la scelta del nome “Dream” è stata fatta proprio perché l’attuale chef sognava fin da piccolo di diventare cuoco e questo suo desiderio non è mai cambiato nel tempo. Questa parola, però, in coreano significa anche “dare” o “servire”: si tratta proprio dell’obiettivo dei proprietari, dare e servire qualcosa di più di un semplice piatto. E infatti la passione e la voglia di spiegare la cultura è veramente tangibile. La loro missione è di creare un ambiente amichevole per i clienti italiani, in modo che si sentano a proprio agio con una cucina così diversa dalla loro. Mi spiega anche della loro volontà di volere abbattere le barriere e i preconcetti, riguardanti la piccantezza e gli odori forti, che molti hanno sulla loro cucina sperando di raggiungere i più alti standard qualitativi: il loro progetto è di arrivare a cucinare come i coreani in America, dove il livello è il più alto raggiunto in un Paese straniero.

Da Dream non esiste un piatto che spicca sugli altri: la cucina che troverete si basa sull’equilibrio esatto di riso, verdure, carne e salse, in modo da distribuire tutti i nutrienti al meglio per un pasto completo ed equilibrato. Il loro punto di forza è sicuramente la preparazione artigianale delle basi, come le salse e i dolci, con il costante monito di migliorare col tempo.

Dream cookingwiththehamster
Tokppokki | © Cookingwiththehamster
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Bulgoghi bibimbap | © Cookingwiththehamster
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Dakgangjeong | © Cookingwiththehamster
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Oojingeo deopbab | © Cookingwiththehamster


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